SIMBOLO DELLA PACE

Era un venerdì santo di 50 anni fa, e un migliaio di pacifisti inglesi lo usarono per la prima volta per protestare contro il riarmo nucleare britannico.
Stiamo parlando del simbolo della pace.
Difficile da descrivere per chi non ne conosce il significato, spesso definito come un omino che abbassa le braccia in segno di resa verso la guerra.
In realtà la sua conformazione e il suo significato sono molto più complessi e molto più simbolici.
Abbiamo quindi cominciato col dire che il simbolo della pace che noi tutti conosciamo non nasce negli USA come tutti pensano ma a Trafalgar Square.
Il simbolo trae le origini dal linguaggio del mondo marinaresco.
La "V" rovesciata che sta alla base dell'emblema è in realtà la lettera "N", nella segnaletica marina, la iniziale di "Nuclear" e la linea eretta verticale sta per la "D", di disarmo. Dunque la figura completa vuol dire semplicemente "Nuclear Disarmament".
Il suo inventore era un grafico e il suo nome era Gerard Holton, ed era stato obbiettore di coscienza durante la Seconda Guerra Mondiale, finita appena 13 anni prima. Convinse lui gli organizzatori della marcia delle 50 miglia che la loro manifestazione esigeva un logo, un marchio, qualcosa che si appiccicasse agli occhi e alla memoria.
Da quel momento il simbolo della pace ha fatto il giro del mondo, dall'Arabia Saudita al giappone, passando addirittura sugli elmetti dei soldati americani.

L'omino disperato invase l'America, dalle strade della San Francisco hippy della "estate dell'amore" ai motoscafi dei soldati lungo il Mekong in Vietam. Occupò le marcie di Woodstock, si fuse con il Sessantotto, divenendone uno dei luoghi principali. Terrorizzò il governo del Sudafrica negli anni dell'Apartheid razziale, che tentò di dichiararlo ufficialmente fuorilegge con prevedibile insuccesso, perché nella sua assoluta semplicità grafica basta un pennarello, una bombola, una matita grossa per essere riprodotto all'infinito. Fu accusato, dai soliti fanatici del cristianismo bellicista americano di essere un simbolo satanico, un richiamo all'Anticristo, con quel sospetto di croce a testa in giù, venerato dai seguaci di Belzebù.
Ma alla fine il simbolo è rimasto, e pensate che riprodurlo, in qualsiasi luogo, non costituisce violazione del copyright, questo perchè il suo inventore non ne ha mai depositato i diritti e nessun altro l'ha mai fatto al posto suo.
Forse perchè alla fin fine, la pace è di tutti !