GENOVA PRIDE 2009

Pubblicato da FLAVIO |




Amo Genova
indistintamente dal motivo che mi porta a visitarla
amo lei e l'aria che respiri quando arrivi ,
le sue case , il suo innerpicarsi su per la collina
amo il suo centro storico e le sue viottole
amo il suo essere " città del mare per eccellenza "
ma senza farti effettivamente vedere quel mare
Amo Genova da sempre ...

Andarci in occasione di un Pride nazionele
è stato doppiamente meraviglioso
vederla piena di vita , di musica e di colori
è qualcosa che giustamente si vede poche volte

Ma Genova , con le sue vie senza marciapiedi
e le sue strettoie , non è via da cortei
non lo è mai stata e mai lo sarà.

Non è via da cortei generici
tanto meno lo può essere da corteo del Pride.

Un Pride senza pubblico assiepato ai lati
a metà tra lo sconvolto e il divertito
è qualcosa che non ha prezzo
perchè in fondo il pride altro non è che una mera esibizione di se stessi.

Vivo da sempre il Pride con molto distacco
e ci vedo risvolti che altri non vedono ...
Visi tirati in sorrisi spesso forzati
una giornata in cui fai finta di dimenticare chi sei
una maschera che copre un'altra maschera ....
Perchè in fondo lo sai che il Pride ti rende forte perchè siete in tanti
perchè ti fa capire che non sei da solo ...

Ma in fondo lo sai che domani , a riflettori spenti
il ballerino nudo e la drag queen sul carro che ti guarda malizosa
torneranno dentro le loro giacche e cravatte
esattamente come farai tu ....

il Pride è esibizione di una felicità e di una voglia di esistere
una volta all'anno.
Voglia di urlare al mondo " Eccomi , ci sono , forse ora mi vedi "

Ma per farsi vedere c'è il bisogno di un pubblico ,
che Genova non può darti , non essendoci spazio.
Come un palco senza gradinate e platea ....

Ma Genova c'era , ammassata nelle piazze e nei corsi
Genova ha risposto mischiando partecipanti a spettatori
uniti sotto gli stessi colori
e sotto la stessa musica.

Di questo Pride mi restaerà soprattutto un aneddoto.
Il carro su cui ero ospite fermo in una delle migliaia di pause
musica a palla e pubblico sul marciapiede.

Tra i tanti ad assistere una giovanissima coppia con due bimbi a seguito
dell'età apparente di 3 o 4 anni.
La bambina , lunghi capelli neri a boccoli , prima guarda i carri estasiata
e quando parte la canzone della Carrà , comincia a battere la manine e a saltare
e poi a ballare freneticamente sotto lo sguardo divertito di tutti.



Ecco , Genova è stato anche questo ,
e il Pride dovrebbe essere questo ...
L'abbattimento delle bandiere ,
il dimostrare da entrambe le parti che non c'è differenza
che non esistono gay ed etero ,
ma esistono persone.



Il grazie da parte mia va a tutti quegli eterosessuali
che hanno preso e prenderanno parte ad un Pride,
e posso assicurarvi , grazie al cielo sono davvero tanti.



A tutti quelli che invece ritengono che il Pride sia una pagliacciata
e che schivano schifati il corteo ,
non mi resta che augurare loro di ravvedersi un giorno di questi,
perchè come recitava un cartello ( peccato non averlo fotografato )

Essere omosessuali non è una scelta e non c'è una cura
essere ignoranti si


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ESSERE O AVERE

Pubblicato da FLAVIO |




La domanda fatidica è arrivata almeno una volta
nella vita di tutti noi ?
Meglio i soldi o quello che siamo ( dentro e fuori )

Meglio esibire ricchezza ostentandola
o mostrare altro ?

Soprattutto nell'adolescenza e giovinezza si è pieni di dubbi
sulla potenza dell'essere e dell'avere.

E in un momento storico come questo
intere generazioni sono dibattute sul bivio

Meglio avere un corpo da favola e ostentarlo come merce
o magari avere soli e ricchezza , magari anche solo di facciata ?

Girovagando per il web ben due siti colmano questo divario
e danno la possibilità a chi lo desidera
di ostentare entrambe le cose.

Perchè internet è una miniera infinita
di siti in cui esporre ciò che si ha ( o ciò che non si ha )
e fargli fare il giro del mondo in pochi secondi.

Ed ecco che proprio internet offre a baldi e balde giovani
la possibilità di fotografare le proprie grazie
e postarle su un sito tematico.

A questo punto vi starete dicendo che questi due siti
hanno puntato sull'essere , e non sull'avere ,
ma qui vi sbagliate , perchè regola comune di entrambi i siti
è che le foto oltre al o alla protagonista
devono contenere " l'avere " ovvero l' I-phone.

Ed ecco quindi una ricchissima galleria dove
oltre all'essere esiste l'avere e vanno di pari passo
in un gioco perverso in cui l'occhio deciderà di perdersi
dove più gli aggrada.

I siti potete trovarli cliccando sui seguenti link

GUYSWITHIPHONE
GIRLSWITHIPHONE

Entrambi i siti contengono immagini vietate ai minori di 18 anni
chiunque prosegua nella visione è da considerarsi consenziente.


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IL SENSO DELLE COSE

Pubblicato da FLAVIO |


E' un giorno qualunque a Washington DC
una qualsiasi mattina di fine gennaio
in una qualsiasi stazione della metro.
La gente passa di fretta , corre ...
Nel freddo di quella mattina un suonatore di violino
si mette da un lato e per 45 minuti suona ininterrottamente.
Esegue ben 6 pezzi di Bach.
Pochissimi gli adulti che si soffermano,
i bambini invece più numerosi , si fermano incantati.
Ma anche per loro viene il tempo di tirare avanti
strattonati da un adulto che spegne i sogni
nati da quella musica.
Qualcuno passa davanti al suonatore di violino
e lancia una moneta.
Dopo 45 minuti il suonatore di violino si ferma,
raccoglie il frutto della sua esibizione e va via.
In 45 minuti di suonata ha raccolto 32 dollari.
nell' arco dei 45 minuti solamente 6 persone si sono fermate.


Ma quell'uomo e il suo violino ,
non è un uomo qualsiasi.
Il nome di quell'uomo è Joshua Bell
ed è uno dei più quotati violinisti al mondo.
L'esibizione è stata compiuta utilizzando un violino
del valore di 3,5 miliooni di dollari.

Lo stesso musicista , poche sere prima
aveva avuto il tutto esaurito a Boston
in una serata in cui i biglietti costavano
un minimo di 100 dollari l'uno.

L'uomo e il suo violino sono stati messi a suonare
in metropolitana dal quotidiano Washington Post
nell'ambito di una ricerca sociale sulla percezione,
il gusto e le priorità delle persone.

Riusciamo davvero ad apprezzare tutto quello che ci passa davanti ?
Riusciamo a cogliere il significato profondo delle cose
anche quando queste arrivano improvvise ?

La risposta al test è abbastanza scontata ...

E voi ... Quante cose vi state perdendo in questo momento ?


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GIOCO DEL MARTEDI' - MAGNETIC DEFEND

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Magdef - Magnetic Defense



Un tower defense molto originale, che vi vede alla guida di un potente aeroplano.
Dalle rocce escono fuori macchine e cingolati nemici, ma la vostra arma segreta è una calamita gigante che vi permetterà di cogliere gli avversari di sorpresa. Difendete la vostra base prendendo e sganciando sui malcapitati i pezzi metallici che troverete in zona. Grazie al potente magnete più avanti potrete anche prendere i nemici e gettarli direttamente sugli altri. Se riuscir3ete a distruggere più di un nemico contemporaneamente otterrete punti bonus grazie ai combo. Altri bonus vi permetteranno di fermare temporaneamente l'assalto.
Superate le prime ondate, potenziate il vostro aereo in modo tale da averlo al massimo della potenza distruttiva e non fatevi abbattere.

Usate il MOUSE per giocare, controllare il vostro mezzo, prendere gli oggetti con il magnete e con un click li rilasciate, facendoli cadere sui vostri obiettivi. Più in alto fate cadere i pezzi, maggiore sarà la loro forza distruttiva.





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ALFREDINO E L'ITALIA DENTRO IL POZZO

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Nel 1981 avevo 5 anni
Più o meno gli stessi anni che aveva un bambino che presto
sarebbe entrato nella più nere pagine di cronaca.
Alfredo Rampi, meglio conosciuto come Alfredino.
Alle ore 19 del 10 giugno Alfredino cade
all'interno di un pozzo artesiano a Selmotta
vicino a Frascati , lungo la via Vermicino.
Il pozzo , profondo 80 metri e largo 28 cm era misteriosamente scoperto.
Inizialmente il corpo del bambino era bloccato
a 36 metri di profondità e successivamente scivola di ulteriori 30 metri.
Il 13 giugno , dopo vari e inutili tentativi di soccorrerlo
un volontario , Antonio Caruso , calatosi a testa in giù
nel pozzo , nel tentativo di imbragare il bambino ,
non può far altro che constatarne la morte.

Il bambino viene ripescato dal pozzo 29 giorni più tardi
lasciando l'italia tutta attonita , dolorante , amareggiata.
Quella stessa Italia che per la prima volta aveva assistito
ad un accanimento mediatico senza precedenti ,
seguendo quella che viene ancora oggi considerata
la più lunga diretta televisiva italiana.
Le telecamere rimasero infatti accese 18 ore consecutive
con continui speciali del telegiornale del servizio pubblico
all'epoca gestito da un giovanissimo Emilio Fede.

Per la prima volta l'Italia assisteva in tv ad un dolore forte e privato
assueffatto dalle grida sempre più flebili del bambino ,
dal pianto della madre, dalla disperazione dei soccorritori.
Quei giorni , intorno a quel pozzo , ma seduti
comodamente davanti ad un tv c'erano 20 milioni di persone
a seguire il programma più seguito di sempre in Italia,
ancor più della finale Italia - Germania di un paio di anni dopo.

Quella stessa Italia che però seppe indignarsi
di fronte all'accanimento mediatico
e di fronte al " Non rispetto del dolore ".

Primi tra tutti , Renato Zero , che all'interno
di una sua celebre canzone piazzò ad arte riferimenti specifici.
«Se muore un bambino,/C'è un teleobiettivo!»
e ancora «Per carità, non staccare gli occhi mai dalla tivù».

Frasi sibilline che però non sfuggono e colpiscono
duramente le persone coinvolte.

La tragedia di Vermicino e di Alfredo Rampi
è una delle tante ferite dolorose ancora aperte
e senza un responsabile.
Mille ipotesi sono state fatte , ma nessun risultato
è stato ottenuto.
L'inchiesta si è diramata in mille direzioni ,
addirittura si pensò che Alfredo non fosse mai caduto
all'interno del pozzo, ma fosse stato calato
dopo essere stato narcotizzato.
Alfredo stesso , nelle prime ore di soccorsi
disse di non sapere dove si trovava , e come era finito
all'interno di quel pozzo.
Il suo corpo , al momento del ritrovamento
era perfettamente imbragato.
L'ultimo soccorritore testimoniò che quella
era l'imbragatura che aveva messo lui personalmente
ma i vigili del fuoco confutarono questa possibilità
escludendo la possibilità di tale precisioni in soli 28 cm a disposizione.

L'inchiesta venne chiusa senza colpevoli.

Chi ha la mia età ricorda bene quella vita spezzata
quelle ore in cui non si parlava d'altro
immagini seppure sfocate di un grande avvenimento tragico.

E nessuno ha dimenticato Alfredo Rampi e quel pozzo.
Nel 2008 i Baustelle dedicano una canzne al bambino
il titolo è proprio " Alfredo "

In queste ore , nel 1981
Alfredino perdeva le ultime forze
e moriva all'interno di quel pozzo , pozzo di nessuno
abbandonato da tutti , se non nei momenti in cui
andava davvero lasciato all'ombra dell'attenzione ...

Momenti che nessuno può dimenticare.



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BUON VIAGGIO

Pubblicato da FLAVIO |


Com'è strana la vita a volte ....
ti prende per mano e ti porta là , dove mai avresti pensato ci arrivare.
E ti trovi come in cima ad una montagna , con la tua voglia di urlare
e di svuotare i polmoni ...
Strana la vita a volte , che ti poRta a scrivere su un diario virtuale
delle considerazioni sulla morte di una persona , mai vista ne conosciuta.
Perchè il tuo nome e la tua storia sono stati su tutti i giornali,
almeno per chi come me condivideva con te questa città, Torino.

E tutti quelli che hanno apreto un giornale
non hanno potuto fare a meno di leggere la tua storia ,
e dei tuoi 15 anni, del tuo dolore , del tuo silenzio, del tuo suicidio.

Forse perchè la nostra mentalità ci porta ad escludere
che un ragazzo di 15 anni possa decidere di morire.
Immaginiamo ragazzi senza valori,
con la testa piena di sciocchezze e di sogni,
immaginiamo tutti le nuove generazioni come un gregge
senza personalità singola.

Quasi dimentichiamo che quei maledetti 15 anni li abbiamo avuti anche noi.

Chiunque si sia abbattutto nella tua storia è rimasto basito ,
perplesso, addolorato dalla tua scelta di morire perchè
non andavi bene a scuola.
Perchè alla fine questa è l'unica motivazione che si riesce a trovare,
per un 15enne sempre gentile con tutti ed educato,
che una mattina , zaino in spalla, invece di andare a scuola
si impicca nella cantina di casa, nel più totale silenzio,
senza fare cenni o dirlo a qualcuno.

Hai deciso di morire da solo, come forse solo ti sentivi in vita.

Io non mi faccio sopraffare dai tabù ,
non dimentico i miei 15 anni , quella sensazione di pesantezza
quel senso di vuoto e quella paura di non farcela.

Non dimentico quell'obbligo di sorridere , anche se stai morendo dentro
e il constatare che nessuno ti ascolta, perchè in fondo , hai 15 anni.

Hai deciso di morire nella speranza che in un'altra vita , altrove
esistano ancora sogni e speranze che valgano la pena di essere sognati.

Hai lasciato i tuoi amici con un grosso senso di colpa
e chi non ti conosceva in ansia.
Perchè chiunque abbia un amico o un parente della tua età,
si è chiesto cosa farebbe in una situazione simile.

Ora i tuoi amici ti piangono , i tuoi parenti sono straziati dal dolore
ma la vita va avanti , per chi è rimasto ,
i riflettori sulla tua storia di ragazzo per bene ma inadatto alla vita
si sono già spenti, e a tuo ricordo rimane solo un gruppo su facebook

Un muro del pianto collettivo dove condividere il dolore
la rabbia , le incertezze i messaggi di cordoglio.

E tante tante domande ... perchè la morte non è mai la risposta
Non lo è mai alla tua età , non lo è mai in un futuro.

Questo blog è per te Davide ,
anche se non ti ho mai conosciuto,
se non attraverso le pagine di cronaca nera di questi giorni ...

Buon viaggio


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AL VOTO

Pubblicato da FLAVIO |


Oggi e domani si vota per il rinnovo del parlamento europeo
E' stata fatta regolare richiesta per far votare i volontari
presenti in Abruzzo direttamente nei seggi abruzzesi.

La risposta veloce e perentoria del ministero è stata che
i volontari possono votare esclusivamente nei loro seggi,
quindi solo se tornano nelle loro città di residenza,
in quanto non equiparabili alle forze dell'ordine
che invece hanno diritto al voto nel luogo in cui prestano servizio.

Per questo motivo ,
per la prima volta da quando ho 18 anni
non eserciterò il mio diritto al voto
e non mi presenterò alle urne.

Buffoni al potere ... senza la mia collaborazione


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Girando e rigirando sul web ho scoperto che a metà maggio
si è tenuta la settimana della sicurezza in rete.
Youtube , come molte altre community ha partecipato
diffondendo decine di video utilissimi in cui si danno consigli
su come navigare , come difendersi dai virus e ovviamente
come difendersi dagli attacchi alla privacy e dagli stalker telematici.

Anche Netlog, la più grande community d'Italia
ha partecipato all'iniziativa immettendo su Youtube
un video in cui Luisella Giani, la country manager per l'Italia ,
espone i paramentri di sicurezza del sito che gestisce a livello italiano.

Eppure tutti quelli che sono iscritti a Netlog Italia
prima si sono messi a ridere per le cose dette nel video
poi si sono rassegnate.

Sicurezza in rete , se ne vogliamo proprio parlare
è anche e soprattutto dire cose reali e tangibili ,
raccontare in un video delle enormi bugie , o delle mezze verità
è esattamente come dire il falso e quindi trarre in inganno
le persone che ti stanno ascoltando dall'altra parte del video.

Ma guardiamo il video per capire meglio
perchè non ci si può sempre fidare di ciò che ci viene detto
perchè sicurezza in rete è anche controllare
che ciò che le persone " virtuali " ci dicono
sia la verità e non solo un ammasso di paroloni
messi uno dietro l'altro con il solo intento
di farci spalancare la bocca in segno di stupore.
Sicurezza in rete è controllare e sincerarsi che le informazioni
che ci vengono date siano reali.
E allora guardiamo insieme il video , in cui Luisella Giani
country manager di Netlog per l'Italia ci spiega come
secondo lei funziona il sito.



Bene ! Sentito così , per chi non frequenta Netlog sembrerebbe
essere davvero il sito top per sicurezza ed efficienza.

Peccato che un buon 80% di quello che viene detto nel video
siano cose palesemente false.

Ma come ho detto poco fa , sicurezza in rete
è controllare ciò che l'altro ci dice, e certamente non basta la mia parola.

E allora dimostro perchè , dal mio punto di vista
Luisella Giani, o non frequenta e non è iscritta al sito
di cui è country manager , nel quel caso la sua colpa sarebbe
solo quella di aver ripetuto pedestremente un copione scritto da altri
oppure , cosa peggiore , nel video ha deciso di mentire spudoratamente
per dipingere il sito in maniera opposta a quello che è realmente.

1 - Le foto subiscono una premoderazione
FALSO
Le foto vengono si pre-moderate , ma da un sistema computerizzato
che però ha delle enormi falle.
Infatti vengono bannate in automatico foto di quadri e di statue
( Botero , Klimt , Botticelli , Canova sono solo esempi illustri )
ma passano altri tipi di foto






2 - TUTTI i video vengono premoderati
FALSO
Ci sono migliaia di video non moderati su netlog ,
questo perchè il sistema li fa passare in automatico.
Esistono dei moderatori video-eventi che moderano
un buon 80% dei video presenti.
I video moderati sono riconoscibili dagli altri perchè a destra
del riquadro video compare l'avatar dell'utente che l'ha postato.
Non sempre però i video vengono moderati nella maniera corretta
e infatti è capitato anche QUESTO

3 - E' possibile rendere private le foto in modo da farle vedere solo agli amici
FALSO

Una volta che un amico commenta una tua foto privata
quest'ultima finisce direttamente nei diari di tutti i suoi amici.
Che a questo punto non solo possono vedere la foto in piccolo
corredata tralatro del commento del vostro amico in comune
ma possono con un semplice passaggio ingrandire la foto
e salvarla con il click destro del mouse.
Gli basterà infatti cliccare sulla tua foto comparsa nei diari
e scegliere la voce " visualizza immagine "
Comparirà una stringa come questa
http://it.netlogstatic.com/p/tt/020/183/20183195.jpg
basterà sostituire le due T con due O
http://it.netlogstatic.com/p/oo/020/183/20183195.jpg

Ed ecco che una delle foto del mio personale profilo,
non visibile a chi non è iscritto a netlog ,
e tralatro foto visibile ai soli amici ,
è visibilissima in grande e in chiaro.
Alla faccia della privacy e della sicurezza delle tue foto.

4 - Divisione maggiorenni/minorenni e impossibilità di comunicare
FALSO

La sig.ra Luisella Giani nel video dice che io maggiorenne
non posso vedere i profili dei minorenni e che il mio filtro
è impostato sulla mia età.
Questo corrisponde al vero , ma ben si guarda dal dire
che quello stesso filtro , è modificabile direttamente dalla home page
cliccando sul tasto " risultato del filtro " che trovo in alto a destra.


Evito poi di far notare che in qualsiasi momento Netlog ti dà
la possibilità di cambiare la tua età anagrafica e di farti tarsformare
in un 15enne.
Inoltre esiste la possibilità di comunicare con un minorenne
attraverso i gruppi.
Mi basta entrare nel suo profilo , iscrivermi ai suoi gruppi
e parlare con lui/lei direttamente in un post o sotto una foto
presente nel gruppo stesso , senza bisogno di richiedere l'amicizia.

5 - 3 milioni di iscritti in italia
VERO E FALSO

Calcolando che solo io personalmente ho 4 profili aperti
in questo preciso istante , e che circa il 95% dei moderatori
ha più di un profilo direi che questa cifra viene usata esclusivamente
per vantarsi del numero di iscritti che però non è reale

6 - Tasto abuse ed helpdesk
FALSO

L'abuse attraverso il tasto predisposto non ha mai funzionato
l'unico modo per segnalare abuso è aprire un ticket presso l'helpdesk.
A differenza di ciò che la sig.a Luisella Giani vuole farci credere però
Netlog non denuncia all'autorità i comportamenti sospetti.
Ho avuto la disavventura di vedermi rubate le foto che sono
poi state postate in un profilo blasfemo.
la risposta dell'helpdesk al mio sollecito è stata :
" Abbiamo cose più importanti da fare ".
inoltre conosco decine di ragazzini contattati da persone adulte
per scopi pochi consoni ed illegali.
Ci siamo premuniti di scrivere all'Helpdesk , che ha bloccato i profili.
Peccato che il giorno successivo ci fosse un nuovo profilo e le proposte
sessuali del giorno precedente.

Quindi , detto questo , ricordate :
DIFFIDATE SEMPRE da ciò che qualcuno vi dice
e provate con mano , per quanto possibile
quale sia la realtà dei fatti.
Perchè non sempre la persona che vi si pone davanti
ha l'interesse a dirvi come stanno realmente le cose ,
che sia una fantomatica banca che vi chiede il PIN del vostro conto
tramite mail oppure una country manager di Netlog ,
la più grande community di Italia , poco importa.

Mentire sul web non è ancora reato , e abbiamo visto insieme
come è facile parlare e divulgare messaggi
che hanno poca attinenza con la realtà.


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