IN CARCERE ! ... ERA ORA !

Pubblicato da FLAVIO |



E finalmente finisce un'epoca, e si chiude una delle vicende giudiziarie più discusse degli ultimi 10 anni.
Sono le 23:15 quando i militari la prelevano dalla sua abitazione di Ripoli, in provincia di Bologna, dove si era rinchiusa in attesa del verdetto.
Parliamo, oviamente di Annamaria Franzoni, che alla vista dei militari, secondo le prime indiscrezioni, sarebbe scoppiata in lacrime esclamando : " Cosa fate ? E adesso i miei bambini ? ".
Cosa fanno secondo lei sig.a Franzoni ? La portano a fare una gita ad Amalfi ? O magari finalmente la portano in quel luogo in cui, senza che nessuno abbia mai capito il perchè, lei non è mai andata, cioè il carcere ?
Non voglio esprimere verdetto di colpevolezza, non so chi abbia ucciso il piccolo Samuele, so solo che una che spala merda su tutto il paese che la circonda, incolpando prima la vicina, poi il sindaco e infine lo sconosciuto di passaggio merita il carcere solo per questo.
Per non parlare della falsificazione delle prove per scagionarsi. VERGOGNOSE !
Vergognose come il balletto di avvocati che la signora ha avuto come difesa, nel tentativo di ritardare il più possibile le varie sentenze.
E ora finalmente c'è la parola fine. Oltre la condanna anche il pagamento delle spese processuali, e ci mancherebbe che le facevano pagare a noi contribuenti.
Personalmente credo che la signora Franzoni abbia ucciso il bambino e poi abbia rimosso l'omicidio.
La sua mente, per superare il trauma di una cosa così grave le fa credere fermamente di dire la verità riguardo la vicenda. Ciò non toglie che sono 6 anni che è l'unica accusata del delitto e in tutto ha fatto 17 giorni di carcere. Solo in Italia può accadere.
Al momento dell'arresto i due figli della donna l'hanno implorata di non abbandonarli.
Eco quali sono le vere vittime di tutta la tragedia. Uno la rivedrà all'età di 30 anni, e l'altro quando ne avrà 20. Bambini che diveranno ragazzi e poi adulti senza una figura materna, e cresceranno l'uno nel ricordo di un fratello che non c'è più, e l'altro nella consapevolezza di essere stato un pezzo di ricambio.

Questa è la vera tristezza del giallo di Cogne


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2 commenti
  1. Anonimo 25 maggio 2008 alle ore 15:04  

    Secondo me quello che tu hai appena detto può essere solo da un certo punto di vista condivisibile.
    Io penso che le persone che hanno seguito questo giallo non debbano esprimere un verdetto di colpevolezza nei confronti della sig.ra Franzoni, ma si dovrebbero limitare a sperare che la giustizia faccia il suo corso è punisca chi deve essere punito. Condivido la tua opinione per quanto rigurda le vere vittime del giallo di Cogne : quei poveri bambini che verrano privati dell'affetto della madre. Sono però dissaccorde su alcune opinioni espresse da alcuni direttori giornalistici e politici : la sig.ra Franzoni condannata dai tre gradi di giudizio non merita la grazia poichè se è lei veramente l'assassinop del piccolo Samuele è giusto che paghi indipendentemente dalla situazione famigliare. E' ora che in Italia si faccia un po' di giustizia e non del buonismo !!!!

  2. Anonimo 25 maggio 2008 alle ore 23:42  

    Pure per me era anche ora che andasse in carcere, possibile che un processo duri ben 6 anni?
    Sei stata riconosciuta colpevole?
    Paghi, punto, per me le stanno facendo pure troppi trattamenti di favore!
    Come dici tu alla fine, le uniche vere vittime sono quei due poveri figli che resteranno senza madre.

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