... E LA CHIAMANO ARTE

Pubblicato da FLAVIO |





Vi do degli indizi e voi cercate di capire di cosa sto parlando ....
Un cane legato ad una catena lasciato senza bere e senza mangiare, delle zebre sul monte bianco, un asino in barca, una gallina imbalsamata sodomizzata da una statua, un cavallo imbalsamato appeso ad un soffitto ...
Non ditemi che non ci siete arrivati.
Dai è facile : sto parlando dell'arte ! Si, arte. Presente Raffaello, Michelangelo, Giotto ?
Bhe, certo siamo nel 2007 e l'arte è cambiata, o almeno il concetto di arte.
Tutto nasce da una notizia di poche settimane fa.
Un certo Guillermo Habacuc Vargas, futuro rappresentate del proprio paese alla biennale del centro america 2008 ha esposto in Costa Rica la sua ultima installazione : Un cane legato in una stanza a cui era vietato dare da mangiare e da bere.
E nessuno dei visitatori ha messo fine alla tortura disumana che stava visionando.

Allora esperti di tutto il mondo hanno cominciato ada interrogarsi sul concetto di arte e sulla giustizia di una simile opera.


E andando a ben vedere questo artista non è l'unico a utilizzare gli animali in maniera impropria.
prendiamo ad esempio un certo Maurizio Cattelan : le sue più famose opere si avvalgono della rappresentazione di cavalli imbalsamati. Il più famoso, un cavallo imbalsamato appeso al soffito è esposto al castello di Rivoli in provincia di Torino. Simbolo dell'attaccamento alla vita da parte degli esseri viventi, secondo l'artista. Si fosse appeso lui per i coglioni forse lo coglievo meglio il concetto.




E poi ancora ... il coreano Liu Ding all'ultima esposizione di Artissima ha esposto una statua che sodomizza un gallo imbalsamato.

Un paio di anni fa sempre ad Artissima , a Torino un filmato di un cinese che schiantava con violenza gatti sul pavimento era stato ritirato dopo i primi giorni.
E che dire della nostra connazionale Paola Pivi. La sedicente artista usa lo stranimento degli animali posti in contesti innaturali e situazioni estreme, ecco quindi comparire struzzi in mare, asini in barca e due zebre sui ghiacciai del monte Bianco ( poi morte per lo sbalzo climatico ).








La mia domanda è : cosa vuole rappresentare un artista con la violenza su un essere vivente o imbalsamato ? Qual'è il confine tra arte e violenza ? siamo in grado di distinguere l'arte dalla stupidità ? O il nostro cevello è talmente assuefatto alla violenza che non riusciamo più a districarci ?
e soprattutto : è arte o demenza dell'artista ?






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